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Aprilia – Parchi chiusi, troppo vandalismo in città

Il Comitato: più cultura della legalità e del rispetto della proprietà pubblica

Aprilia – Sulla questione delle aree giochi chiuse perchè pericolose interviene Marco Finotti Presidente Comitato di Quartiere Aprilia Centro.

“Come Comitato di Quartiere Aprilia Centro intendiamo fornire alcune riflessioni sulle dichiarazioni dell’Assessore Marchitti in merito al sequestro dei giochi per bambini presso il Parco Manaresi. Compendiamo la necessità di tutelare i bambini per cui apprezziamo l’iniziative dell’attivista Ragusa del movimento 5 stelle ma lo stato dei giochi per bambini attuale ha un colpevole ben preciso e si chiama vandalismo. Dal 2012 (ben prima che fossero attivati gli affidamenti delle aree verdi da parte del Comune di Aprilia) il Comitato Aprilia Centro si era attivato per la manutenzione del verde a spese proprie e con mezzi propri (si allegano alcune immagini dell’epoca). Fin da quegli anni il Comitato si era attivato di sua iniziativa per riparare i danni apportati dai vandali notturni ma a differenza di quanto riportato dal sig. Ragusa, le iniziative di manutenzione venivano eseguite dalla società che aveva montato i giochi, con personale specializzato e certificato.

Interventi molto costosi che il Comitato ha affrontato per anni, organizzando eventi e manifestazioni di raccolta fondi e sensibilizzazione dei cittadini e fino al 2020 sono stati fatti tali interventi con personale volontario del Comitato, con grande investimento di tempo e fondi personali per il pagamento di tali interventi.  Iniziative in cui purtroppo in tanti erano pronti ad elargire consigli ma sempre meno erano quelli che giornalmente mettevano mano al portafoglio o rubavano tempo libero alle famiglie per riparare i danni e mettere un argine ai tantissimi danni fatti dai vandali.
A tal proposito il Comitato di Quartiere riuscì, con il supporto del progetto Aprilia Sicura, ad installare una telecamera di video sorveglianza, che ancora è attiva al Parco Manaresi, ma nonostante tale installazione, i danni sono continuati indisturbati e le riparazioni eseguite la mattina spesso durante la notte veniva distrutte con una precisione chirurgica. Il ripetersi di queste centinaia di atti vandalici restati impuniti, ha portato al progressivo allontanamento dei volontari e della sospensione delle attività del Comitato. La soluzione non sono i (seppur lodevoli) esposti di denuncia ma intervenire per insegnare ai giovani il rispetto della proprietà pubblica ed in particolare dei giochi per bambini.
I nostri figli devono capire nelle loro famiglie che i giochi per bambini come tutte le proprietà pubbliche devono essere rispettate e non danneggiate.  Se il problema non viene risolto a monte, insegnando una cultura della legalità e del rispetto della proprietà pubblica, potranno essere fatti altri centinaia di esposti e di sequestri ma non si risolverà il problema.
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