CULTURA

Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano, il Comune di Latina rilancia le attività

Già accreditato dalla Regione Lazio per la possibilità di ricevere ulteriori finanziamenti, il Sistema culturale integrato “Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano”, di cui il Comune di Latina è Capofila, si prepara a rilanciare l’attività di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale del territorio. Due gli adempimenti formali da compiere entro dicembre prossimo: il rinnovo della convenzione tra i Comuni che fanno parte del sodalizio, Latina, Aprilia, Sabaudia, Pontinia, Colleferro, Guidonia Montecelio e Pomezia e l’approvazione del regolamento, alla luce delle nuove disposizioni regionali, approvate ad agosto 2024, che stabiliscono requisiti ulteriori rispetto al passato per l’inserimento dei servizi culturali nelle relative organizzazioni. Due adempimenti che andranno risolti in sede dei diversi Consigli comunali, previo esame delle rispettive commissioni Cultura dei Comuni aderenti al sistema integrato.

Oggi il sindaco di Latina Matilde Celentano e la direttrice del museo “Cambellotti” Antonia Lo Rillo hanno tenuto una riunione, da remoto, con rappresentanti e tecnici delle amministrazioni comunali della rete già costituita, ma anche con il direttore del Museo di Piana delle Orme Fosco Esposito e il direttore del Museo della Terra Pontina Manuela Francesconi, che insieme al Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest e alla Fondazione Campus internazionale di musica, hanno già manifestato interesse ad aderire al Sistema culturale integrato “Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano”. All’ordine del giorno l’illustrazione delle bozze per il rinnovo della convenzione e del regolamento che sono state accolte con molto favore, rinviando la definitiva approvazione nelle sedi competenti.

Il sindaco Celentano, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come attorno ai temi del Novecento, architettura, letteratura, musica e arte in genere, ci sia “un forte interesse che viaggia in parallelo con interventi legislativi e con linee di credito dedicate”.

“Il Sistema culturale integrato ‘Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano’ ha ottenuto – ha ricordato la prima cittadina – un primo finanziamento nel 2020 che è stato investito nella parte comunicativa del progetto. Abbiamo costruito un’identità visiva, abbiamo realizzato mappe interattive. Poi c’è stata una battuta d’arresto. Ma in questo momento storico abbiamo molte opportunità di rilancio”.

“Come città di Fondazione – ha proseguito il sindaco Celentano – possiamo attivare un percorso virtuoso, finalizzato a realizzare attraverso il nostro sistema integrato un’offerta culturale strategica non soltanto legata alla valorizzazione e recupero del patrimonio culturale ma anche ad aspetti relativi al processo di innovazione cultuale. L’interesse per il Novecento c’è, i finanziamenti stanno arrivando, adesso spetta a noi fare sintesi e andare avanti spediti verso quelle che sono grandi opportunità. Mi riferisco in primo luogo al Centenario di Latina che gode di una legge ad hoc con risorse importanti. L’Amministrazione comunale di Latina, le istituzioni a tutti i livelli, si stanno preparando al Centenario per il quale, attraverso la legge 130, verrà sviluppata una attenta pianificazione strategica di progetti e iniziative. Sarà un’opportunità anche per il nostro sistema culturale integrato delle città di Fondazione”.

Per quanto riguarda le prospettive di innovazione culturale, il sindaco Celentano, ha sottolineato la valenza della connotazione di città universitaria di Latina: “Come Comune, abbiamo concesso in uso alla Sapienza Università di Roma una parte dell’ex Banca d’Italia e l’ex Garage Ruspi, due edifici storici che consentiranno l’ampliamento dell’offerta del Polo universitario pontino. Sarà nostro compito promuovere, anche attraverso il nostro sistema integrato Città di fondazione, intese con le università volte a favorire la ricerca scientifica per la valorizzazione del patrimonio culturale, nell’ambito delle rispettive competenze”.

Temi questi che hanno suscitato interesse e curiosità dei rappresentanti dei Comuni e dei Musei che hanno partecipato all’incontro on line.

Il sindaco Celentano ha infine ricordato ai partecipanti della riunione un prossimo appuntamento culturale legato alla natura delle città di Fondazione: “Stiamo per realizzare, qui a Latina, il Festival dell’architettura del Novecento, estrapolato dal nostro dossier di candidatura a ‘Capitale italiana della cultura’ per l’annualità 2026. Essendo Latina città finalista del prestigioso concorso abbiamo avuto la possibilità di realizzare una delle iniziative del dossier. L’idea del Festival dell’Architettura del Novecento è piaciuta alla Fondazione ‘Scuola Beni Attività Culturali’ che per conto del Ministero della Cultura segue le città finaliste. E noi siamo stati anche avvantaggiati, perché proprio per l’iniziativa sull’architettura del Novecento abbiamo ricevuto un contributo dalla Camera di commercio”.

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