POLITICA

Botta e risposta tra maggioranza ed opposizione in Commissione Trasparenza

Stadio – La politica si divide ma il calcio resta a porte chiuse

Aprilia – La questione legata allo stadio comunale Quinto Ricci è approdata ieri mattina in Commissione Trasparenza. La struttura al momento è utilizzata a porte chiuse da alcune società tra le quali il Centro Sportivo Primavera per le partite del campionato di calcio d’Eccellenza. In attesa di quanto dirà il Tribunale amministrativo regionale sul braccio di ferro tra la vecchia gestione della struttura e la nuova amministrazione comunale, ieri mattina i commissari si sono confrontati sull’intero iter alle spalle dello stadio.

Stadio  che però continua ad ospitare partite di calcio a porte chiuse senza pubblico. Sarà il Tar a stabilire se le porte verranno riaperte ai tifosi. 

“Una convenzione che non ci piaceva e nei confronti della quale non è stato effettuato il giusto controllo, ha esordito il commissario Vincenzo La Pegna Fratelli D’Italia, canoni, affidamenti e convenzione senza alcun controllo. Utenze da saldare e associazioni all’interno dei locali senza titoli”. La Pegna richiesta la convocazione della commissione Trasparenza è partito all’attacco.

“Il Regolamento non sempre è stato rispettato, ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Marco Moroni, dopo aver ricostruito la vicenda abbiamo notato che alcune associazioni utilizzavano i locali senza titolo. Non vogliamo espropriare nessuno, come ha scritto qualcuno, ma vogliamo si rispettino i luoghi di proprietà comunale. Se è vero che l’iter fa riferimento ad una serie di atti amministrativi è anche vero che l’indirizzo politico esiste e c’è stato. Ci sono molti locali utilizzati senza concessione. In questo specifico abbiamo concesso in maniera temporanea lo stadio all’utilizzo di 3 società per salvaguardare la stagione sportiva”.

“Il mancato pagamento delle utenze e dei canoni di locazione da parte del concessionario dell’impianto, ha comunicato nel pomeriggio la maggioranza,  le irregolarità mai sanate relative agli spalti del Quinto Ricci, il mancato rinnovo del certificato antincendio, la presenza di un impianto elettrico non a norma, fanno da sfondo a una gestione anarchica nell’affidamento dei locali (spogliatoi e locale custode), occupati senza alcun titolo da associazioni e addirittura da una società di servizi, violando la convenzione sottoscritta dal Comune e dal concessionario e prima ancora il regolamento comunale sulla concessione dei beni patrimoniali. Questi fatti messi in fila, hanno comportato la revoca della concessione, oggi oggetto di ricorso al Tar da parte del concessionario”. ” La ricostruzione dei fatti emersa in aula, continua la nota di Un’altra Aprilia, ha permesso di comprendere chiaramente che il lavoro svolto dagli uffici aveva permesso già di rilevare queste storture e aveva già dato la possibilità di agire mesi fa. Quello che è mancato è stato l’indirizzo politico orientato a correggere il tiro, proprio da parte di quei consiglieri di opposizione che pur di non assumersi una responsabilità, oggi la attribuiscono a quegli uffici che già allora avevano fatto il proprio dovere. Le azioni correttive rilevate dagli uffici, sono state poste in essere solo da Agosto 2023, da parte dell’amministrazione Principi, dopo una attenta analisi dei fatti…Aspetti emersi in maniera chiara e incontrovertibile dalla lettura degli atti, sui quali si è basata la disamina proposta in aula da assessori e consiglieri di maggioranza. Nessuna volontà inquisitoria, nessuna caccia alle streghe, solo l’esigenza di fare chiarezza su una vicenda che ci tocca da vicino nella misura in cui gli atti posti in essere e l’assenza di controllo mostrato nel recente passato, si ripercuotono sull’azione amministrativa che oggi siamo costretti a mettere in campo, a dispetto di chi ci definiva dilettanti allo sbaraglio: le risultanze della commissione hanno evidenziato dove siedono davvero i dilettanti, a voler fare un complimento.  Nella gestione del Quinto Ricci insomma, qualcosa non ha funzionato a dovere”.

La replica è toccata soprattutto all’ex sindaco Aantonio Terra e la presidente della Commissione Trasparenza Luana Caporaso.  “Molti esponenti dell’attuale maggioranza che oggi si dimostrano così attenti alla questione stadio in questi anni sono stati assenti. Sono sempre apparsi più attenti ad altre vicende. Al di la dei passaggi di mano della squadra che non ci competono perchè ascrivibili a soggetti privati durante la nostra amministrazione abbiamo cercato di fare chiarezza e mettere in piedi una gestione più ordinata non solo dello stadio ma di tutti gli immobili comunali. Relativamente al Quinto Ricci in passato venne firmata una convenzione  con l’ultima società e gli uffici non hanno fatto altro che metter in atto una azione di controllo e verifica della stessa. Aggiungiamo però l’irritualità di una maggioranza che invece di amministrare attacca l’opposizione e in maniera arrogante convoca la Commissione Trasparenza invece di convocare quelle competenti. Un modo per distogliere  l’attenzione da altri temi. Un gioco smascherato immediatamente”.

Insomma novità in merito non ci sono, lo stadio continua ad essere a porte chiuse. La mattinata è servita per uno scontro tra le parti che se le sono date di santa ragione.

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