POLITICA

Aprilia: “Non vogliamo chiudere la Multiservizi, ragioniamo sul futuro dell’azienda”

APRILIA – E’ attesa per questa mattina, presso l’ufficio del sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, la riunione tra l’amministrazione comunale e il collegio dei liquidatori dell’azienda speciale Multiservizi per quantificare eventuali debiti e crediti maturati tra le parti che si vanno ad aggiungere ai famosi 600mila euro che l’ente di piazza Roma deve ancora versare all’Asam per chiudere lo stato di liquidazione. L’incontro, annunciato ieri pomeriggio in commissione dallo stesso primo cittadino, è un passaggio obbligato per fare definitiva chiarezza su quanti soldi sono ancora in ballo tra comune di Aprilia e Multiservizi e per definire le tappe che porteranno al termine del periodo liquidatorio dell’azienda speciale. E proprio sulle scadenze, e sul futuro dell’Asam, che oggi conta oltre 150 lavoratori, si è discusso a lungo ieri pomeriggio in aula. Dal dibattito, anche aspro, tra maggioranza ed opposizione, c’è la ferma volontà sia della coalizione di centrodestra che dello schieramento civico, di non voler chiudere l’azienda speciale del comune di Aprilia ma di rilanciarla. In quali modi e con quale struttura, sarà uno dei temi centrali che la politica locale dovrà affrontare nei prossimi mesi. “Giugno 2024 potrebbe essere una data per la chiusura della fase liquidatoria della Multiservizi – ha spiegato il sindaco Lanfranco Principi – anche se è impossibile ad oggi tempistiche certe. Di sicuro dobbiamo aprire la fase di discussione relativa al futuro dell’azienda. Ci sono tante questioni in ballo. Dopo aver estinto tutti i debiti, potremmo, per esempio, fare un concorso per un nuovo direttore generale e nominare un amministratore unico. Oppure potremmo trasformare la Multiservizi in una Srl. Di certo, non è nostra intenzione chiudere l’azienda. Il sottoscritto non è mai stato convinto sulla scelta del 2017 che ha aperto la fase di liquidazione dell’azienda. Ci restano diciotto rate trimestrali da pagare all’Asam, 600mila euro totali da rottamare”. “Sarebbe stato preferibile che oggi fossero stati presenti anche i liquidatori – ha affermato Antonio Terra – se oggi possiamo guardare con fiducia al futuro della Multiservizi è grazie al lavoro del collegio dei liquidatori. Un’amministrazione ordinaria non sarebbe stata in grado di rimettere in piedi quest’azienda. La scelta che facemmo nel 2017 si è rivelata corretta. Ora bisogna iniziare a pensare alla seconda fase e ragionare, anche con le diverse parti sociali, su quello che vogliamo fare per rendere la nuova azienda, che nascerà al termine della liquidazione, più forte e strutturata”.

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