POLITICA

Aprilia: “Non obbligati a spendere i 14 milioni di euro per bonificare Sant’apollonia”

APRILIA – Oltre all’azienda speciale Aprilia Multiservizi, tra i primi temi toccati con mano dalla squadra del commissario Paolo D’Attilio c’è anche la spinosa vicenda relativa al progetto di discarica a Sant’Apollonia, attualmente in fase di discussione alla regione Lazio. Nel gennaio scorso venne convocata la prima conferenza dei servizi a cui prese parte anche il comune di Aprilia che espresse in quella sede la propria netta contrarietà alla proposta presentata dalla Frales srl, evidenziando alcune criticità rispetto sia alla posizione dove sorgerebbe il deposito, meno di 500 metri dai nuclei abitati, sia sul carico ambientale pesantissimo che la città già sostiene, sia sul fatto che il sito prescelto dal privato confina con l’area individuata dalla regione Lazio e inserita nella lista di quelle da bonificare con i soldi del Pnrr. Circa 14 milioni di euro che il comune dovrebbe utilizzare per risanare la vecchia discarica abusiva di Sant’Apollonia dove vennero interrati rifiuti fino alla fine degli anni’80. Intanto nell’area di Sant’Apollonia sono iniziati i primi sondaggi per verificare il livello di contaminazione del suolo, un passo necessario affinché poi l’agenzia regionale, ma anche gli altri enti coinvolti in sede Via, possano esprimere un giudizio positivo o ostativo alla realizzazione del nuovo deposito di rifiuti. In particolare, gli scavi dovranno esaminare e definire i valori di fondo del suolo in relazione ad alcuni metalli e metalloidi. Uno studio che venne già fatto circa dieci anni fa e che ora l’Arpa ha chiesto di aggiornare. Intanto nelle scorse ore anche il subcommissario Aldo Aldi, insieme al dirigente all’ambiente Marco Paccosi, hanno effettuato un sopralluogo a Sant’Apollonia. “Non è detto che il comune di Aprilia debba utilizzare obbligatoriamente i 14 milioni di euro del Pnrr per andare a bonificare la vecchia discarica di Sant’Apollonia – ha affermato il dottor Aldi – è una possibilità, ma non una priorità quella di spendere ad ogni costo quel finanziamento. Anche perché quell’area non è nella disponibilità dell’ente comunale ma è privata. E per realizzare una bonifica del genere bisogna trovare un accordo con i proprietari dell’area. Ma se l’accordo è quello di bonificare la vecchia discarica in cambio di un ok al nuovo progetto di deposito di rifiuti, allora non penso sia conveniente. E’ una situazione complessa”. Ma la gestione commissariale ha iniziato ad affrontare anche l’annosa questione dei ristori in ballo tra comune di Aprilia e la Rida Ambiente. “Ci sono sette cause in corso, l’ente ha notificato dieci avvisi di accertamento esecutivi nei confronti del privato che ha fatto opposizione. Dobbiamo capire sia quanto tempo ci vorrà per avere un responso definitivo dei giudici sia di quanti soldi stiamo parlando con esattezza. Il consulente tecnico avrebbe fatto una perizia per il solo periodo 2017-2019, mentre l’arco temporale 2019-2023 è scoperto. Quindi stiamo valutando una seconda perizia che vada a coprire le annualità rimaste fuori dalla perizia. Voglio sapere se ci sono interessi convenzionali o moratori perché nel secondo caso parleremmo di centinaia di migliaia di euro in più o in meno. Siamo in attesa di avere a nostra disposizione tutti i dati per poi muoverci di conseguenza”.

 

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