POLITICA

APRILIA: Freddindustria, l’Osservatorio Amianto: “Eternit pericoloso per la salute pubblica, rimuoverlo subito”

APRILIA – La società Aprilia 2012 prevede di rimuovere tutti i rifiuti presenti all’interno del complesso dell’ex Freddindustria, tranne quelli andati a fuoco nell’incendio del primo febbraio scorso, entro il 24 Marzo prossimo. Resta ancora da decifrare, invece, il destino dei capannoni bruciati nel rogo e dei rifiuti combusti. La società privata non è ancora in grado di stabilire con certezza se e quando verranno demoliti. Inoltre, per il campionamento dei rifiuti combusti il privato attende o la dichiarazione di agibilità degli stabili o il loro abbattimento. Tempi che sembrano quindi allungarsi. Anche sul fronte amianto si rischia di veder dilatati i tempi perché, se da una parte l’Aprilia 2012 ha già informato l’ente comunale di voler procedere allo smaltimento dell’eternit, dall’altra non ha ancora presentato istanza all’Asl. E ieri pomeriggio, in commissione trasparenza, l’amianto è stato il punto focale della seduta a cui hanno preso parte, oltre ai commissari, anche Ezio Bonanni dell’Osservatorio Nazionale Amianto ed il comandante della polizia locale di Aprilia Massimo Giannantonio. Il presidente dell’Ona ha contestato le relazioni tecniche prodotte in questi anni dalla società Aprilia 2012 relative all’amianto presente all’interno del sito di via Enna. “Le relazioni presentate dalla parte privata – ha detto Bonanni – sono lacunose e superficiali. Non esiste una soglia di rischio per l’amianto. E’ un materiale che è stato bandito proprio perché può portare alla morte anche se si è esposti a poche quantità. L’eternit presente all’interno dell’ex Freddindustria è ultratrentennale. Questo significa che non è più compatto ma che, a causa del passare del tempo, si sta disgregando. Su uno stabile in particolare, ci sono le fotografie che lo testimoniano, è spaccato in più punti. Quindi c’è una aerodispersione che può essere potenzialmente nociva per la salute pubblica. Nella relazione prodotta dalla società non ci sono dati tecnici relativi alle rilevazioni effettuate. Non è stata coinvolta l’Asl che è l’ente competente per situazioni di questo tipo. Soprattutto, si dichiara che l’amianto presente non è un pericolo per la salute delle persone quando, invece, sappiamo che c’è un divieto di esposizione all’eternit che prescinde dalla quantità e dalle soglie. Per questo credo che l’amianto debba essere rimosso il prima possibile”. “In questa storia ci sono responsabilità sia dei privati che dell’ente di piazza Roma – ha detto Marco Moroni di Unione Civica – l’ente comunale ha emanato delle ordinanze che poi non ha fatto rispettare. Ha presentato una denuncia alla Procura solo a seguito dell’incendio. Penso che ci siano reati omissivi commessi sia dalla società che dalla pubblica amministrazione”.

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