DIAMO VOCE

l'intervento dell'Avvocato Luana Sciamanna, penalista e consulente dei Centri Antiviolenza “Piccoli Passi” presso il presidio “Spolverini” di Ariccia e “Ricomincio da me” presso la Casa della Salute di Rocca Priora

Violenza di genere: “Con la pandemia ed il lockdown aumentate le richieste di aiuto da parte delle donne”

Il mese di Novembre accende i riflettori sulla violenza di genere grazie alla “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” che per l’appunto viene celebrata il giorno 25 di questo mese.

Per parlare di questo argomento e fare un monitoraggio della situazione attuale, abbiamo incontrato l’Avv. Luana Sciamanna, penalista e consulente dei Centri Antiviolenza “Piccoli Passi” presso il presidio “Spolverini” di Ariccia e “Ricomincio da me” presso la Casa della Salute di Rocca Priora che rispettivamente, ciascuno nel proprio sovrambito territoriale, gestiscono gran parte dei Comuni ricadenti nel complesso dei Castelli Romani.

“In questi ultimi due anni – precisa l’Avv. Sciamanna – a causa della pandemia e dei continui lockdown le richieste di aiuto da parte delle donne sono aumentate in modo esponenziale. La risposta delle Istituzioni territoriali, tuttavia, è arrivata forte e chiara, grazie soprattutto alla cospicua presenza di centri antiviolenza territoriali, anche a carattere regionale, che hanno potuto garantire una pronta accoglienza e assistenza delle vittime.  Si tratta di un lavoro inter-istituzionale che vede coinvolti sia organi giudiziari che organi di pubblica sicurezza, servizi sociali e organi amministrativi in una gestione articolata ed esaustiva di tutte le problematicità che si incontrano lungo il cammino dell’uscita delle donne dalla violenza. Il monitoraggio del fenomeno della violenza di genere, peraltro, ci ha fatto comprendere come le richieste di aiuto siano assolutamente trasversali: abbiamo donne molto giovani e donne mature; donne che si trovano in relazioni lunghe e donne che restano vittime di rapporti abusanti già dai primi mesi di frequentazioni; abbiamo donne con figli del partner abusante e donne senza figli o con figli di altro partner, insomma le situazioni da gestire sono davvero molte e le più diverse. Un altro dato molto importante emerso in questi ultimi anni di lavoro attiene alla tipologia di reati che si riscontrano con maggiore frequenza.  Abbiamo notato come, sempre più spesso, alla base dei reati vi sia una forte predominanza della violenza morale e psicologica, ancor prima della vera e propria violenza fisica. Le vittime, infatti, arrivano al Centro lamentando di essere completamente sole, di essere state emarginate dal contesto familiare e sociale a causa di un partner controllante e manipolatore. È importante ribadire che la violenza psicologica e emotiva rappresenta una buona fetta di reati di genere che possono ricadere nella sfera dei “maltrattamenti in famiglia” o dello “stalking”, che sovente non lasciano segni fisici sulle vittime, ma che hanno importanti ripercussioni sulla loro sfera psicologica nonché sulla qualità della vita”

“Le vittime – continua – l’Avv. Sciamanna, sono costrette a cambiare totalmente le loro abitudini, rinunciando ad esprimere la propria personalità, i pensieri e le attitudini, diventando totalmente dipendenti dalla figura dell’uomo maltrattante o abusante, che le rende invisibili agli occhi della società.  Per queste ragioni i Centri Antiviolenza, ancora prima della tutela legale in ambito penale, di cui mi occupo personalmente, e in ambito civilistico che trattano le mie colleghe, offrono soprattutto ascolto e accoglienza oltre ad un costante sostegno psicologico che accompagnerà le vittime nel loro percorso di uscita dalla violenza. Ci tengo a precisare che è fondamentale informare la cittadinanza della presenza di numerosi centri antiviolenza sul territorio, per dare alle vittime tutti gli strumenti possibili per chiedere aiuto e non sentirsi sole. Per questo mi rivolgo a chiunque stia vivendo una situazione di violenza, così come mi rivolgo a tutte quelle persone che notano un significativo cambiamento in una donna con cui sono in contattoSe frequentate una persona che mostra spesso segni fisici giustificati ripetutamente con cadute o se notate che una donna è vittima di isolamento, depressione e disagio, invitatela a rivolgersi al Centro Anti Violenza più vicino fornendo i relativi recapiti o chiamano il numero 1522. Facciamo arrivare la notizia della presenza dei Centri Anti Violenza in ogni dove, affinchè non vi sia vittima, anche negli angoli più remoti della terra, che abbia la sensazione di non potercela fare“.

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