DIAMO VOCE

Ad Aprilia sbarca la “Biblioteca vivente”, il progetto di Caffè Culturale

APRILIA – Il progetto “Biblioteca Vivente” si ispira all’idea originale e innovativa nata in Danimarca nel 2000, “The Human Library” da un attivista che già operava contro la violenza e che in seguito ad un evento particolarmente tragico ha deciso di creare la Human Library Organization. Nella Biblioteca Vivente i libri sono persone, che hanno scelto di narrare la propria storia per condividerla, e così diffondere un messaggio. I lettori sono coloro che si mettono in ascolto, essi possono scegliere il proprio “libro vivente” consultando un vero e proprio catalogo, che ne sintetizza la “trama”. Il bibliotecario altro non è che un mediatore che facilita l’incontro tra lettore e libro, avviene così il prestito: un momento di ascolto e di scambio. Ascoltare la storia della vita di una persona che non conosciamo, in un contesto di dialogo positivo, ci insegna a sospendere il giudizio, a stabilire un contatto con il dolore nostro e dell’altro, ad accrescere la nostra conoscenza circa realtà che quotidianamente subiscono atteggiamenti di discriminazione ed esclusione. La “biblioteca umana” è una tecnologia sociale che sfida stereotipi e pregiudizi attraverso un dialogo franco e aperto con persone che, come fossero libri parlanti, portano la loro esperienza diretta di situazioni difficili: storie di bullismo, di malattie mentali, di carcerazione, emarginazione, violenza, storie di vite vissute di cui si potrà avere una conoscenza diretta. L’iniziativa danese ha avuto un successo di portata globale. Esportata attualmente in oltre 80 paesi in tutto il mondo, ha dato origine ad una organizzazione No profit che opera in collaborazione con associazioni e aziende, ovunque si voglia creare inclusione, equità, superamento dei pregiudizi e delle discriminazioni semplicemente attraverso l’incontro tra persone in un ambiente protetto e regolamentato.

La nostra associazione condivide gli scopi della Human Library e ne abbraccia il metodo. Siamo fortemente convinti che un evento come la “Libreria Umana” che permette un incontro intimo e al contempo sicuro e protetto tra le persone, possa essere un’enorme occasione di arricchimento e di crescita del benessere per chi vive sul territorio, uno stimolo a sconfiggere stereotipi e discriminazioni che a volte sorgono dalla mancanza di conoscenza. La nostra idea, rispetto al progetto originale, è di includere nel catalogo della nostra Biblioteca Vivente non solo categorie di persone con storie “estreme” (persone disabili, omosessuali, stranieri, persone che hannoB sofferto di dipendenze da alcol o droghe, che hanno subito violenze…), ma anche storie più comuni, esperienze forse meno forti o “al limite”, la cui narrazione/condivisione può comunque beneficiare al lettore e al narratore stesso. Crediamo che ognuno possa avere una storia da raccontare. Per questo vorremmo accogliere tra i nostri “libri viventi” anche esperienze più ricorrenti e vicine al mondo di tutti i giorni: spesso tra persone apparentemente “comuni” posso celarsi straordinari esempi di coraggio e di bellezza.

Crediamo nel potere curativo della narrazione, dell’ascolto; nell’importanza dello scambio de visu come riappropriazione della dimensione umana, del valore dell’incontro autentico per uscire da un senso di isolamento e solitudine.

Il progetto vede la collaborazione di tre persone che saranno poi i “bibliotecari”, ovvero gli organizzatori dell’evento.

Ilaria Angeloni, presidente dell’associazione Caffè Culturale. Laureata in “Lingue Moderne per la Comunicazione Internazionale” si occupa prevalentemente di formazione, insegnamento di lingue straniere, organizzazione eventi.

Elisa Gentili, laureata in Sociologia indirizzo Comunicazione e Media, dal 2005 lavora nel mondo delle Risorse Umane in particolare nella selezione del personale, da sempre appassionata di teatro e attualmente attiva nella realizzazione di spettacoli.

Modesto Vignapiano. Laurea Magistrale in “Psicologia Clinica e Tutela della Salute”, psicologo di professione regolarmente iscritto all’Albo del Lazio con n’ 24748.

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