CRONACA

Aprilia: Miasmi e odori nausebondi, cittadini esasperati

APRILIA – Ci risiamo. Giovedì e venerdì sera il quadrante sud del centro urbano di Aprilia è stato invaso letteralmente da puzze e miasmi come avviene ormai ciclicamente da diversi anni. Tanti i cittadini residenti in via Aldo Moro, via Guido Rossa, via Mascagni, nel quartiere Montarelli e, soprattutto, nella borgata Agip che hanno dovuto chiudere porte e finestre, nonostante le temperature torride di questo inizio di estate, per limitare i disagi. Ma gli odori nauseabondi hanno reso complicate le serate di centinaia di apriliani. Miasmi che provenivano, come al solito, dalla zona industriale di Aprilia. Un fenomeno, questo, che va avanti senza una soluzione definitiva da ormai troppi anni e che continua a condizionare la vita delle persone. E dire che nei mesi scorso l’amministrazione comunale del sindaco Principi avevano annunciato la costituzione di una vera e propria task force contro gli sversamenti illeciti, un fenomeno che riguarda diverse zone della città ed in particolare il fosso Carrocetello teatro in questi anni di molteplici episodi. A marzo era anche stato organizzato un incontro in aula consiliare alla quale presero parte rappresentanti della giunta, polizia locale, ufficio ambiente dell’ente e l’Arpa per fare il punto sia sullo stato dei procedimenti già in corso nei confronti di alcune attività per le irregolarità rilevate, sia sulle risultanze delle analisi condotte dalla stessa Arpa sui campioni di acque prelevate dal corso d’acqua Carrocetello. Al termine della riunione tecnica era anche emersa la volontà dell’amministrazione di ottenere un incontro con il procuratore di Latina per rendergli una dettagliata relazione su quanto finora riscontrato durante i controlli. Ad oggi però di quell’incontro non si hanno notizie ma, nel frattempo, i miasmi e gli odori nauseabondi sono tornati ad essere protagonisti. Ne sanno qualcosa i residenti della borgata Agip che l’altra notte hanno vissuto l’ennesima serata barricati in casa. “Siamo alle solite – spiega Adriano Lemma del comitato borgata Agip – l’aria era irrespirabile per la puzza, un mix tra plastica bruciata, letame e quant’altro. Siamo ancora una volta a denunciare questa situazione assurda e incredibile per tanti cittadini di Aprilia. Nonostante i controlli, le attività promosse dal comune e dalla polizia locale, il problema non si risolve. E’ un disagio che condiziona la vita delle persone, una vergogna. Possibile che dopo tutti questi anni ancora non si riesca a venirne a capo? E’ una criticità che riguarda anche centinaia di impiegati e operai della zona Caffarelli costretti a lavorare con un tanfo insopportabile”.

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