SCUOLA

Il 18 dicembre si è svolto un meeting internazionale a cui hanno preso parte docenti e studenti spagnoli e bulgari

“Il Rosselli di Aprilia crede nell’Europa unita”

Seguino: "Progetti di cooperazione e condivisione scolastica rafforzano l'Unione Europea"

Il Rosselli guarda con ottimismo all’Europa. Il 18 dicembre al Rosselli , alla presenza dell’Assessore Francesca Barbaliscia e del Dirigente Scolastico Viviana Bombonati, ha avuto luogo un ”meeting” che ha visto partecipi e attivi studenti, docenti del Rosselli ed alcuni professori spagnoli e bulgari in videoconferenza nel “racconto“ dell’esperienza multiculturale conclusa del progetto di Partenariato Multilaterale Comenius dal titolo “Traditional Jobs and Acquiring Skills fo New Jobs” e l’introduzione di un secondo progetto del nuovo programma Erasmus + Chiave 2 Vet dal titolo “Approaching Europe and its Job Opportunities”.
Fin dall’inizio, la promotrice dell’evento, la professoressa Ada Seguino, ha condotto i partecipanti a rivivere con la tecnica del racconto ciò che hanno sperimentato e vissuto durante i meeting internazionali. “Ho sentito il bisogno con il mio team di riflettere sugli esiti del progetto appena concluso, ridare spessore all’idea dell’Unione Europea, dopo gli ultimi tragici eventi, per introdurre la nuova direzione della progettazione europea del Rosselli. Infatti alla luce di quanto accaduto, si stanno diffondendo sempre più scetticismo e scarsa fiducia nell’idea di un’Europa unita. A noi educatori spetta il compito di continuare a lavorare su progetti condivisi con colleghi europei, con il fine di favorire attività e spazi di condivisione e confronto. E’ inoltre importante rafforzare nei giovani che l’idea di un’Europa unita deve continuare ad essere difesa e sostenuta, nonostante le difficoltà e i muri di diffidenza, che ultimamente sono stati innalzati, considerando gli ultimi accadimenti in Francia e alle frontiere dei paesi facenti parte della Unione dell’est Europa, che mal si conciliano con i principi degli accordi di Schengen”.
Sono intervenuti inoltre in video conferenza Marian Ucar, docente di un Istituto professionale , CIPA , Tafalla, in Spagna e il dirigente scolastico di una scuola secondaria a Kochan, Bulgaria i quali hanno sottolineato l’importanza di continuare a progettare e a gettare le basi per favorire spazi di cooperazione e condivisione tra gli operatori scolastici, studenti con il fine di riuscire a rafforzare i principi che sostengono una cultura democratica in un’ Europa unita. Il messaggio dell’intero evento è stato parlare dell’Europa con ottimismo e con una visione prospettica positiva, partendo dalla storia degli studenti che hanno avuto la possibilità di sperimentare, vivere esperienze in cui hanno percepito di essere realmente “uniti nella diversità” e che è possibile esserlo anche condividendo una storia comune, diritti comuni ed il bisogno di sentirsi parte di una “casa comune”.

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